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“Il sacrificio di Santa Scorese”, Polignano riflette su femminicidio, stalking e violenza di genere

  Nelle prime ore del 16 marzo 1991 moriva Santa Scorese , vittima di uno stalker ossessivo. In occasione dell’avvicinarsi del 33esimo anniversario della drammatica scomparsa, l’ Associazione Giovanni Paolo II , presieduta da Giuseppe Nardulli , ha organizzato ieri, martedì 12 marzo, presso la parrocchia dei SS. Medici di Polignano, l’evento “Il sacrificio di Santa Scorese – Serva di Dio”, attraverso il quale sono state affrontati i temi del femminicidio, dello stalking e della violenza di genere. Fenomeni sociali, purtroppo, ancora di stretta attualità. L’incontro, moderato dal prof. Flavio Oliva , ha visto la partecipazione di Rosamaria Scorese , sorella di Santa, la dott.ssa Franca Maria Lorusso , postulatrice della Causa di Beatificazione di Santa, mentre per i saluti istituzionali sono intervenuti il sindaco Vito Carrieri, e l’assessora alla cultura Priscilla Raguso . Studente universitaria con una forte e innata vocazione cattolica, Santa Scorese veniva strappata alla vita a sol
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Il Papa: dono e perdono sono l’essenza della gloria di Dio

Si tratta di “criteri molto diversi da ciò che vediamo attorno a noi, e anche in noi”, afferma Francesco all’Angelus, invitando a riflettere, con l’avvicinarsi della Settimana Santa, sul significato dell’estremo sacrificio di Cristo. “Glorificarsi, per Lui, vuol dire donarsi”, chiarisce il Pontefice, “offrire il suo amore. E questo è avvenuto in modo culminante sulla Croce” La gloria vera, quella che ci insegna Dio, “è fatta di dono e perdono” e Gesù ce la rivela sulla Croce, la “cattedra di Dio”. Lo spiega il Papa all’ Angelus , richiamando il Vangelo della quinta domenica di Quaresima, nel quale Cristo, “parlando della sua Passione, dice: ‘È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato’”. Verrebbe da pensare che sulla Croce avvenga piuttosto una sconfitta, invece il senso delle sue parole è un altro. La gloria, per Dio, non corrisponde al successo umano, alla fama o alla popolarità: la gloria di Dio non ha nulla di autoreferenziale, non è una manifestazione grandiosa di poten

VIA CRUCIS DELLA FAMIGLIA con musiche e meditazioni

Ripercorrere il cammino di Cristo verso il Calvario è un’occasione per riflettere sul grande mistero della croce. Essa illumina la nostra fatica e da un senso profondo al nostro vivere quotidiano. Condividere questo momento con e per le famiglie ci aiuta a riscoprire il valore del sacrificio, della condivisione delle difficoltà per raggiungere le mete desiderate. Sicuri che la croce è proiezione verso la Luce della Resurrezione essa da speranza in un mondo a volte sfiduciato. L'augurio è che l'incontro con Cristo possa donare alle nostre famiglie serenità e Amore per testimoniare la bellezza della vita, fatta di relazioni vere e autentiche. Questa Via Crucis è stata pensata proprio in quest'ottica e nel segno della gioia e dell'accoglienza, tratto distintivo della famiglia. Le stazioni sono costruite attraverso testi dell'Antico e del Nuovo Testamento e brani tratti dall'Esortazione Apostolica Amoris laetitia di papa Francesco, seguiti da brevi meditazioni e spu

Con Pietro sempre

  Undici anni di pontificato sulla via della misericordia e della pace Nel silenzio assordante della diplomazia, in un panorama caratterizzato dall’assenza sempre più evidente di iniziativa politica e di leadership capaci di scommettere sulla pace, mentre il mondo ha iniziato una folle corsa al riarmo destinando ai sofisticati strumenti di morte somme che basterebbero per assicurare due volte l’assistenza sanitaria di base a tutti gli abitanti della terra e ridurre significativamente le emissioni di gas serra, la solitaria voce di Papa Francesco continua a supplicare di far tacere le armi e a invocare il coraggio del negoziato. Continua a chiedere il cessate il fuoco in Terra Santa, dove allo spietato massacro del 7 ottobre attuato dai terroristi di Hamas è seguita e continua ad essere perpetrata la sproporzionata carneficina di Gaza. Continua a chiedere di far tacere le armi nel tragico conflitto deflagrato nel cuore dell’Europa cristiana, nell’Ucraina distrutta e martoriata dai bomba

Il Papa: le virtù, riflesso di Dio in un mondo che ne deforma l'immagine

Dopo otto catechesi dedicate ai vizi, Francesco introduce la riflessione su quel “bene che nasce da una lenta maturazione della persona, fino a diventare una sua caratteristica interiore”: è sorretto dalla grazia di Dio ma va coltivato con la buona volontà È una riflessione introduttiva sulle virtù, dopo otto catechesi dedicate ai vizi, quella sviluppata da Papa Francesco all’ udienza generale tenuta in piazza San Pietro. Ancora raffreddato, il Pontefice ne affida la lettura a un collaboratore della Segreteria di Stato, padre Pierluigi Giroli. Nel testo, il Papa invita a “rivolgere lo sguardo” a ciò che si contrappone “all’esperienza del male” e spiega che se “il cuore dell’uomo può assecondare cattive passioni” e dare ascolto alle tentazioni, “può anche opporsi a tutto questo”, perché “l’essere umano è fatto per il bene”, dunque può realizzarlo ed “esercitarsi in quest’arte”, facendo in modo che alcune disposizioni divengano permanenti, stabili e salde insomma. I filosofi romani parl

SANTA SCORESE il ricordo del suo sacrificio ripropone il tema del "femminicidio", ancora attuale.

  Un tema di estrema attualità, affrontato da personalità qualificate e competenti anche alla luce dei recenti fatti di cronaca. Una storia da cui è stato tratto anche un film che ripercorre la vicenda della serva di Dio. A 33 anni dall'assassinio. La sua storia, il suo messaggio  Santa SCORESE, a buon diritto, può essere definita “martire” dei nostri giorni. Una giovane ragazza di appena 23 anni, una vita spezzata da mano crudele con 14 coltellate. Davanti a sé, sogni, aspettative, progetti, infranti da un uomo, che illuso di amarla, l’ha perseguitata, ossessionata e poi tolto la vita. Una vita ordinaria, come tante, ma intrisa di qualcosa di più, di una “forza” soprannaturale che la rendeva speciale, diversa e unica. Vittima di stalking in piena regola all’epoca non perseguibile e che nessuno riesce ad arginare, né la scorta della polizia, né le varie diffide al giovane psicopatico; tra le prime martiri, vittime di femminicidio, reato di cui ancora poco si parlava in Italia ed an

Tu, donna, sai quanto vali? Una lettera scritta per te da San Giovanni Paolo II

Giovanni Paolo II ha scritto una lettera meravigliosa dedicata a tutte le donne, mettendo in luce la ricchezza della femminilità. La donna si trova spesso ridotta a mero oggetto: la società il più delle volte sfrutta il suo corpo, anziché vederlo come dono. Nel giorno della festa a noi dedicata, vorrei proporre, con l’aiuto del papa polacco, una visione più profonda, autentica e soprattutto rispettosa della femminilità. Ogni 8 marzo ci dona ciclicamente la pregevole ed irrinunciabile opportunità di riflettere sulla bellezza della femminilità, sul senso autentico dell’essere donna e su come talvolta la nostra depauperata società si approcci a quest’ultima. La femminilità, infatti, è spesso letalmente confinata tra i torbidi ed ingannevoli eccessi, propri di una visione consumistica ed utilitaristica, la quale si serve famelicamente e crudelmente del corpo. Si esalta a gran voce la sensualità del corpo, negandone, però, sfacciatamente ed ignorantemente l’empirica, lampante ed inconfutabi