Lettera degli Gli Alunni dell'istituto comprensivo Sarnelli De Donato Rodari di Polignano a Mare alla nostra Associazione.
Il femminicidio è ormai una
fonte inesauribile di dolore. Non ci sono parole per descriverlo. Si pensa che
la violenza sulle donne possa avvenire solo a persone lontane, ma quando si
immagina che potrebbe accadere a persone vicine a noi, diventa quasi
impossibile accettarlo e trovare una risposta a tanta violenza, in particolar
modo, contro le donne.
L’unica risposta possibile è
la denuncia: solo così si possono fermare i reati che avvengono prima del
femminicidio come stalking, molestie fisiche e psicologiche.
Noi ragazzi abbiamo avuto la
possibilità di essere presenti ad un incontro presso il Museo Pino Pascali
martedì 7 Marzo, dedicato a questo argomento, organizzato dall’associazione
Papa Giovanni Paolo II. Grazie ai relatori, lo psicologo Nicola Perta e l’avv.
Antonio Maria La Scala, abbiamo appreso a che punto si è con la legge contro
questi reati. I relatori hanno risposto con chiarezza alle nostre domande e ci
hanno fatto conoscere tanti aspetti di questa realtà, che noi non conoscevamo.
Ascoltando la testimonianza di Anna Maria
Scorese (sorella di Santa Scorese, vittima del primo femminicidio in Puglia nel
1991) abbiamo avuto l'opportunità di riflettere sul motivo per cui è importante
denunciare invece che aspettare che lo faccia qualcun altro. Una persona che
compie violenza sulle donne e arriva al femminicidio, difficilmente si può
pentire, perché è vittima di una natura malata. Un uomo rispettoso nei
confronti delle donne non commetterebbe mai un reato tanto grave. Gli uomini
violentano e uccidono le donne solo per sentirsi più potenti, ma non lo sono.
Il femminicidio in Italia è
un’emergenza e, dunque, va combattuto
con leggi severe,ma soprattutto con l’educazione alla non violenza e al
rispetto del prossimo, maschio o femmina che sia..
Di Leone Elisa
Frugis Martina
Montalbò Manuela
Classe 2^C Sarnelli De
Donato Rodari
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