L'esposizione delle reliquie di papa Wojtyla e madre Teresa
di Calcutta
Dopo la lettura del Vangelo di
Giovanni in cui Gesù appare dopo la resurrezione ai pescatori, il Vescovo ha
tenuto la sua omelia parlando di Giovanni Paolo II e di Madre Teresa. "Due
cari amici di Cristo — li ha definiti Mons. Giuseppe Favale un pastore come
Giovanni Paolo II e una religiosa come Madre Teresa". Il Vescovo ha quindi
spiegato il senso della loro vita. "Sono grandi per le opere che hanno
fatto? - ha chiesto rivolgendosi a numerosi fedeli, No, sono grandi perché hanno amato Gesù Cristo
e hanno vissuto per Lui. Se togliamo dal loro orizzonte Gesù Cristo perdono di
significato. Ricordatevi delle parole pronunciate da Giovanni Paolo II,
"Aprite le porte a Cristo", per questo vi dico che Cristo è stata la
forza di questi testimoni.
Mons. Favale ha quindi spiegato
il significato delle due reliquie giunte a Polignano: "Oggi con le loro
reliquie, fragili frammenti del loro corpo mortale stanno a dirci che se
vogliamo essere uomini e donne realizzati pienamente, dobbiamo anche noi
riferirci a Cristo, vivere in lui. E così, noi come loro, saremo capaci; di
fare cose grandi, i santi: hanno realizzato opere straordinarie perché sono
stati spinti dall'amore di Cristo, quando si è posseduti da questo amore si è
capaci an che di dare la vita. Martiri come San Vito qui a Polignano giovinetto
che impavido andato incontro al
martirio" Infine il Vescovo Favale ha fatto cenno alla quotidianità
"Dalle cronache quotidiane sentiamo quanti cristiani vengono ammazzati per
amore di Cristo, e loro con coraggio non si tirano indietro, non rinnegano la
fede" Quindi ha esortato alla preghiera prima di lasciare i fedeli alla
venerazione delle due reliquie.
Roberto Centrone
Grande partecipazione alla messa
per la presentazione delle reliquie
Commenti
Posta un commento